Vini tutelati
“[…] Molte viticolture raggiungono quella bergamasca per antichità di origine. Parecchie la superano per raccolto.
Ben poche invece possono vantarne una così pronunciata evoluzione qualitativa attraverso i tempi.”
Vini della Bergamasca, A. Quinzani
Valcalepio DOC
Il Valcalepio ha rappresentato sicuramente la rinascita dell’enologia in terra bergamasca.
A seguito di un periodo, quello dell’industrializzazione selvaggia, nel quale l’abbandono dei terreni collinari sembrava inarrestabile; verso la metà degli anni Settanta si trovano le forze per porre le prime basi per una nuova, grande, avventura del vino bergamasco che può vantare una storia che data all’età medievale.
Il fulcro di questo progetto è stato rappresentato dalla Cantina Sociale Bergamasca che, in quegli anni, ha iniziato una nutrita serie di vinificazioni sperimentali con vitigni autoctoni e vitigni miglioratori, fino ad arrivare alla scelta di due tipologie per le quali richiedere la doc.
Terre del Colleoni
È la Gazzetta Ufficiale 55 dell’8 marzo 2011 a riportare il decreto ministeriale che riconosce al territorio bergamasco la sua seconda DOC. Si tratta del Terre del Colleoni o Colleoni Doc, una denominazione di origine totalmente incentrata sui monovitigni coltivati tradizionalmente nella bergamasca.
Un nuovo impegno dei produttori bergamaschi che puntano a prodotti sempre più ‘certificati’ e ‘garantiti’.
Un impegno, non un premio
Bergamasca IGT
La produzione enologica bergamasca non si ferma ai doc ma si completa con la gamma dei vini ad indicazione geografica tipica.
In questi vini è forte il legame con il territorio in quanto vengono impiegati vitigni tradizionali con vinificazioni atte ad esprimere un gusto legato al piacere del bere.
E’ in questo ambito che il viticoltore si sente più libero di sperimentare ed esprimere al massimo la propria personalità ed ambizione.
L’Igt bergamasca può essere Bianco, Rosso, Rosso Novello, Moscato Rosso e Rosato.